Sono iniziate le audizioni in commissione Bilancio al Senato riguardanti la manovra economica. Oltre 70 soggetti, tra cui associazioni datoriali, sindacati e rappresentanti del Terzo settore, sono stati convocati. Le audizioni hanno preso avvio con l’Associazione nazionale per l’industria e il terziario (Anpit), seguite da Svimez e dall’Istituto italiano di tecnologia. Tra i partecipanti figurano anche rappresentanti del settore immobiliare, dell’autotrasporto, del mondo ambientalista e della sanità. Le audizioni si concluderanno giovedì 6, con la presenza del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Le richieste di modifiche alla manovra sono emerse da vari settori, in particolare dalle banche, che si trovano a fronteggiare un gettito aggiuntivo stimato in 9,6 miliardi di euro. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottolineato la necessità di rivedere alcune misure, come l’iper e super ammortamento. L’ABI ha espresso preoccupazione per l’impatto delle nuove aliquote fiscali e ha auspicato un contributo simile a quello dell’anno precedente.
Un altro tema centrale riguarda gli affitti brevi, con il vicepresidente nazionale FIMAA, Maurizio Pezzetta, che ha criticato l’aumento della cedolare secca dal 21% al 26%, ritenendolo dannoso.
Infine, la Fondazione Gimbe ha lanciato un allarme sul rischio di un nuovo definanziamento della sanità pubblica, evidenziando un gap di 17,5 miliardi di euro nel periodo 2023-2026. La Fondazione ha chiesto un rifinanziamento strutturale per invertire il trend di disinvestimento nel settore sanitario.

  
  
  
  
  