La tensione tra l’amministrazione comunale di Roma e le attività illecite nella periferia è aumentata a seguito di gravi minacce rivolte al sindaco Roberto Gualtieri e alla sua famiglia sui social media. L’intimidazione, che includeva un’immagine di un’arma, è stata considerata una ritorsione per la recente demolizione di due villette abusive a Rocca Cencia, roccaforte del clan sinti Hilicic.
Il messaggio minaccioso, pubblicato da Silvio Hilicic, ha rapidamente circolato online, esprimendo sfida e vendetta nei confronti del sindaco. Hilicic ha lamentato la perdita della casa e ha promesso ritorsioni, affermando che lo Stato non lo spaventa.
In risposta a queste minacce, le autorità hanno avviato un blitz interforze, coinvolgendo Carabinieri, Digos e Guardia di Finanza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Tivoli. Le indagini si concentrano sul reato di minaccia aggravata, con l’obiettivo di identificare l’autore del post e verificare la veridicità dell’arma mostrata.
L’episodio ha suscitato una reazione di solidarietà bipartisan. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito l’intimidazione “inaccettabile”, mentre i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno condannato il gesto. Anche dal Partito Democratico è giunta solidarietà, con la segretaria Elly Schlein che ha espresso vicinanza al sindaco.
Il clan Hilicic, noto per attività di edilizia abusiva a Rocca Cencia, ha visto la sua egemonia messa in discussione dalle recenti operazioni di legalità condotte dall’amministrazione. La reazione violenta del clan evidenzia la determinazione a mantenere il proprio status quo illegale, mentre il sindaco ha ribadito la sua intenzione di proseguire nella lotta per la legalità e la rigenerazione urbana.

