Ieri, l’Ucraina ha subito un nuovo attacco aereo da parte della Russia, con droni e missili che hanno colpito le infrastrutture energetiche del Paese. Questo bombardamento ha aggravato ulteriormente le difficoltà di Kiev nel garantire riscaldamento ed elettricità in vista dell’inverno. Ukrenergo, il principale fornitore di energia, ha imposto black-out in diverse oblast, dopo che dieci regioni sono state colpite, come riportato dal presidente Volodymyr Zelensky.
Le autorità ucraine hanno confermato tre morti e oltre 20 feriti a seguito dei raid, con due vittime a Zaporizhzhia e una bambina di 7 anni a Vinnytsia. Altre tre persone sono state uccise in attacchi a Slovyansk, nella regione di Donetsk. Maxim Timchenko, amministratore delegato di Dtek, ha accusato la Russia di voler distruggere completamente il sistema energetico ucraino.
Da parte sua, Mosca ha dichiarato di aver condotto un “massiccio attacco” contro obiettivi legati al complesso militare-industriale ucraino e infrastrutture energetiche. Il ministero della Difesa russo ha affermato di aver abbattuto 170 droni ucraini, di cui sei diretti verso Mosca.
In un contesto di crescente tensione, la Russia ha rivendicato la conquista di due villaggi in Ucraina, mentre Zelensky ha sottolineato le “perdite significative” subite da Mosca a causa delle sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione Europea. Tra queste, le sanzioni contro Lukoil e Rosneft, con Lukoil che ha annunciato di aver accettato un’offerta di acquisto dei suoi asset all’estero da parte del gruppo Gunvor, soggetta all’approvazione delle autorità statunitensi.

 
   
   
   
   
   
         
                 
 
                 
                 
                 
                 
                 
                 
                
