La Sicilia presenta tre filiere strategiche con alto potenziale: economia del mare, agroalimentare e vino, meccatronica e ICT. Questi dati emergono dal rapporto 2025 di The European House Ambrosetti, presentato a Palermo durante l’Art Tank Sicilia. La regione si posiziona al terzo posto in Italia per numero di “imprese blu” attive, con 28.807 aziende e occupati in crescita. Il polo cantieristico navale di Siracusa ha superato nel 2024 i 22 milioni di euro di export. Nel settore agroalimentare, i 14 distretti siciliani hanno contribuito al 7,3% del valore aggiunto della filiera italiana, generando 5 miliardi di euro e occupando oltre 151 mila persone.
L’export siciliano nel 2024 ha raggiunto i 13,2 miliardi di euro, segnando un calo dell’8,3% rispetto all’anno precedente, ma un incremento del 38,7% rispetto al 2019. La maggior parte delle esportazioni riguarda prodotti manifatturieri, in particolare petroliferi, agroalimentari e chimici. Tuttavia, l’occupazione presenta aspetti critici: nonostante un incremento del tasso di occupazione del 5,6% rispetto al 2019, la Sicilia rimane diciottesima in Italia per livello occupazionale, con un tasso del 46,8%.
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha commentato i dati, sottolineando che la Sicilia sta attraversando una fase di crescita solida e che il miglioramento degli indicatori è frutto delle politiche regionali. Ha inoltre evidenziato la necessità di affrontare le criticità esistenti, come il divario infrastrutturale e la bassa partecipazione di donne e giovani nel mercato del lavoro, per garantire una crescita duratura e inclusiva.

