La spaccatura su separazione delle carriere legge di bilancio e ponte sullo Stretto dopo la decisione della Corte dei Conti di non concedere il visto di legittimità.

Una “sentenza politica” per la Lega, si dice “esterrefatto” Tajani, “non è ammissibile che la magistratura contabile decida su quali siano le opere strategiche da realizzare”. Compatta la maggioranza, dure le opposizioni, dal Pd Schlein attacca la Premier per la reazione alla Corte e guarda alla separazione delle carriere,  “questo Governo vuole le mani libere e mettersi al di sopra di leggi e Costituzione” , così anche Più Europa; M5s e Avs chiedono le dimissioni di Salvini.

E sulla riforma delle carriere dei giudici in dirittura di arrivo con il voto delle prossime ore si guarda al referendum, la maggioranza fa quadrato Donzelli. Avanti per una giustizia imparziale così Lega Fi e Noi Moderati. Dalle opposizioni resta il sì di Calenda e l’attesa astensione di Italia Viva  – occasione sprecata  – condanna da Pd M5s e Avs, pronti a chiedere il referendum: Parlamento censurato, Nordio irrispettoso e magistratura a rischio indipendenza, questa la linea.

Maggioranza unita anche sulla manovra, da risposte su lavoro e impresa questa la linea; resta il nodo del contributo richiesto alle banche, Forza Italia contraria e Lega che fa quadrato, per FdI quadra da trovare in Parlamento, e sui salari in calo da dati Istat si rimanda al Governo Pd-M5s; inerzia del Governo che aumenta le difficoltà delle famiglie, serve un intervento urgente incalzano Schlein e Conte, Avs sottolinea, la sanità resta in affanno, manovra insufficiente, l’attacco comune delle opposizioni.

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