Roberto Burioni ha deciso di abbandonare i social media a causa di insulti e calunnie ricevuti nel corso degli anni. Il professor Burioni, noto per le sue posizioni a favore della vaccinazione, ha subito attacchi personali, minacce e denunce all’Ordine dei medici, tutte rigettate. Con 736mila follower su Facebook, ha annunciato che continuerà a condividere le sue analisi scientifiche su Substack, una piattaforma a pagamento con un costo simbolico di meno di due euro, destinato a coprire le spese di transazione.
La sua decisione è stata influenzata da una crescente ondata di critiche, iniziata nel 2017 con l’introduzione dei dieci vaccini obbligatori. Nonostante i tentativi di spiegare l’importanza della vaccinazione attraverso dati e studi, Burioni ha trovato difficile comunicare con coloro che, a suo avviso, si lasciano influenzare da fonti di disinformazione. Con l’emergere della pandemia, gli insulti sono aumentati, portandolo a dichiarare di essere stanco di essere un bersaglio sui social.
Burioni manterrà il suo profilo Facebook solo come vetrina, mentre i contenuti saranno pubblicati su Substack. Altri esperti, come il professor Matteo Bassetti, hanno espresso rammarico per la sua partenza, sottolineando che la sua assenza potrebbe lasciare spazio a chi diffonde disinformazione.

