**I riformisti del PD e gli autonomisti del M5S critici verso il campo largo di Schlein e Conte**
Il Partito Democratico sta affrontando tensioni interne, evidenziate dall’evento “Crescere” a Milano, dove numerosi esponenti della corrente riformista hanno espresso il loro disappunto nei confronti della linea politica della segretaria Elly Schlein. Tra i partecipanti, figure di spicco come Lorenzo Guerini, Pina Picierno e Piero Fassino hanno denunciato un “silenzio colpevole”, sottolineando la necessità di una posizione chiara del partito su temi cruciali come l’Unione Europea, gli investimenti sulla Difesa e il supporto all’Ucraina.
I riformisti si sono mostrati critici nei confronti della corrente “Energia Popolare”, ritenuta troppo allineata alla leadership di Schlein. Hanno chiesto un confronto più profondo e la possibilità di congressi per discutere la direzione del partito. L’allerta è stata lanciata da più voci, con l’obiettivo di non apparire come una debole alternativa al governo Meloni.
Contemporaneamente, Schlein ha ribadito l’importanza dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle, accogliendo le proposte di Giuseppe Conte per un programma condiviso. La risposta positiva da parte di esponenti di Più Europa e di Alleanza Verdi Sinistra indica un’apertura al dialogo, mentre Conte ha sottolineato la necessità di un forte imprinting progressista nel programma.
In questo contesto, entrambi i leader dovranno gestire le pressioni interne e le aspettative esterne in vista delle prossime sfide politiche, tra cui la Manovra e le elezioni regionali.

