Donald Trump ha presentato una richiesta di risarcimento di circa 230 milioni di dollari al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, in relazione alle indagini federali che lo hanno coinvolto in passato. Secondo il New York Times, si tratta di un caso senza precedenti, poiché Trump, dopo aver vinto le elezioni presidenziali, ora presiede l’amministrazione che deve valutare la sua stessa richiesta.
Le due istanze riguardano indagini avviate nel 2023 e nel 2024. La prima contesta le indagini dell’FBI sulle presunte interferenze russe nelle elezioni del 2016, sostenendo violazioni dei diritti. La seconda, presentata nell’estate del 2024, critica la perquisizione dell’FBI a Mar-a-Lago nel 2022 per la ricerca di documenti classificati e accusa di azione penale “dolosa” legata alla conservazione impropria di materiali dopo la fine del mandato.
La decisione sulla richiesta di risarcimento spetterebbe a figure vicine a Trump, tra cui l’Attorney General Pam Bondi e il direttore dell’FBI Kash Patel. Durante una recente intervista nello Studio Ovale, Trump ha commentato l’ironia della situazione, affermando che, in un certo senso, si è fatto causa da solo.