In Grecia si è tenuto ieri un secondo sciopero generale contro una proposta di legge che prevede la possibilità per i lavoratori del settore privato di estendere la giornata lavorativa fino a 13 ore. La norma, se approvata, rappresenterebbe la prima del genere nell’Unione Europea. Nonostante le proteste, si prevede che la legge possa essere adottata rapidamente grazie ai voti della formazione di centrodestra Nea Democratia, guidata dal premier Kyriakos Mitsotakis. La proposta conferma l’orario standard di otto ore, ma consente ai lavoratori di prolungare la propria giornata lavorativa su base volontaria e con compenso maggiorato, fino a un massimo di 37 giorni all’anno. La ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale, Niki Kerameus, ha difeso la proposta sottolineando che esistono dipendenti che desiderano lavorare più ore.

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