Il magnate austriaco René Benko è stato condannato a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta dalla Corte d’Assise di Innsbruck. La condanna è legata al crack del gruppo Signa, di cui Benko era proprietario e che possedeva partecipazioni in importanti asset internazionali come il Chrysler Building di New York e Selfridges. Il magnate è accusato di aver occultato beni per un valore di circa 660.000 euro ai creditori, attraverso pagamenti anticipati per affitti e donazioni a parenti. Benko respinge le accuse e si dichiara innocente. Il fallimento di Signa rappresenta la più grande bancarotta in Austria dal secondo dopoguerra, con un impatto significativo sul mercato finanziario europeo.

WhatsApp Facebook Messenger Copia link Telegram X.com LinkedIn Pinterest Email