L’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, causando la morte di 3 carabinieri e il ferimento di diversi agenti, è stata definita dal procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, come un omicidio premeditato. L’operazione di perquisizione era legata a un’azione di sfratto nei confronti dei tre fratelli coinvolti. Sono state rinvenute sei bombole di gas nella casa dove è avvenuta l’esplosione, al piano superiore. Attualmente si stanno svolgendo interrogatori nei confronti dei fratelli coinvolti, con l’accusa di omicidio premeditato e la valutazione della possibilità di commettere il reato di strage.

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