Il caso delle carte sul DNA secretate, finiti nelle mani dei Sempio, è al centro di un’inchiesta che coinvolge anche il padre di Andrea Sempio, indagato per la seconda volta per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007. Le carte, tra cui una consulenza sulla presenza del DNA di Sempio sotto le unghie della vittima, sono state ricevute dalla difesa del giovane nel gennaio 2017. Il generale Garofano è stato sentito in merito, su indicazione del padre di Sempio.

L’indagine si intreccia con un’altra inchiesta su presunte irregolarità nell’indagine sul caso Garlasco, coinvolgendo anche l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti. Emergono discrepanze sull’installazione di microspie sull’auto di Sempio e contestazioni di corruzione e peculato. L’ex procuratrice generale di Milano ha dichiarato che le indagini della difesa di Stasi non dimostravano l’esistenza di un altro colpevole.

La difesa dell’ex procuratore Venditti ha definito la situazione come critica, sottolineando l’impatto negativo sull’uomo coinvolto. Venditti sarà presente all’udienza a Brescia per discutere il sequestro dei suoi dispositivi nell’ambito dell’inchiesta.

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