SCIACCA – Presenze turistiche in costante aumento e dati ministeriali che certificano la città tra le mete balneari in maggiore crescita in Italia. Ma a fronte di un quadro incoraggiante per l’economia locale, emerge un campanello d’allarme che rischia di comprometterne l’immagine: la presenza di rifiuti trascinati dal mare lungo la costa saccense.
La segnalazione più recente arriva dal Lido Salus, dove i bagnanti hanno denunciato ieri il rinvenimento di bottiglie di plastica, sacchetti, bicchieri monouso, pacchi di snack, guanti e perfino un sottile strato oleoso in superficie, con odore di carburante. Un fenomeno che, secondo le prime ipotesi, sarebbe legato a comportamenti scorretti da parte di imbarcazioni di passaggio o al trasporto dei detriti da parte delle correnti.
Un quadro che stride con la limpidezza delle acque e con gli sforzi compiuti dall’amministrazione e dagli operatori del settore per accrescere la competitività turistica della città. L’attivazione dei nuovi sistemi di depurazione, infatti, dovrebbe consentire la piena valorizzazione di tratti costieri finora penalizzati, offrendo nuove opportunità di sviluppo.
Tuttavia, senza un rafforzamento dei controlli in mare e senza una maggiore responsabilità civica, il rischio è di disperdere un patrimonio naturale che rappresenta un volano strategico per l’economia locale. Le associazioni ambientaliste e le realtà territoriali chiedono interventi tempestivi: preservare la qualità delle spiagge non è soltanto un dovere verso l’ambiente, ma anche una condizione imprescindibile per consolidare il ruolo di Sciacca tra le destinazioni turistiche di primo piano nel Mediterraneo.

